Situata nella torre ovest, questa grande stanza si trova sotto i camminamenti di ronda, precisamente sotto la Toretta dove facevano la guardia i soldati.
Questa la stanza più grande del castello, dove il popolo fosdinovese assistette al parto pubblico dell’erede della marchesa Maria Cristina Pallavicini, Carlo Agostino.
La stanza di Gabriele! Si perché è qui che il poeta veniva a prender ristoro dalle calure della costa versiliese. Ne è testimone la firma nel registro degli ospiti e la sua frase su Dante Alighieri
Esisteva una bella collezione di fucili, pistole ed armi bianche al castello nei tempi che furono. Il pezzo più pregiato in assoluto era il famoso fucile Lorenzoni. Tanto celebre che girava voce che con la sua vendita il marchese avrebbe potuto erigere una quinta torre
La Camera dei Pappagalli deve il suo nome ai particolari arredi e dipinti presenti sul muro, oltre che agli acquerelli della Zia Gaby, sorella del Marchese Carlo Filippo, che passava la villeggiatura a dipingere sui pratini pensili del castello.
Questa stanza, nel cuore del castello, ha le pareti interamente decorate e deve il suo nome ad un nido di rondini sotto la finestra che dà sui tetti. Ogni estate, da più di 6o anni, ritornano dall’Africa per riapporpiarsi del nido che fu loro o dei lori amici pennuti.
La Camera Azzurra si trova nell’ala meridionale del castello e faceva parte di quelle stanze date in affitto ai frati benedettini in ritiro nel periodo estivo per meditazione e contemplazione.
Deve il suo nome all’usanza che divenne quasi una prassi durante il periodo ottocentesco di ospitare in queste stanze artisti, soprattutto scultori, ma anche pittori, musicisti e poeti.